Azienda agricola Micele
– Lorenzo eredita l’oliveto dal bisnonno. Lascia il suo lavoro di chimico per dedicarsi alla terra lucana dove trasforma la sua passione in lavoro.
– L’azienda è di 5 ettari che si trovano in mezzo ai calanchi a 400 metri di altitudine.
– Utilizzano fotovoltaico e solare termico, sfalci e legna per soddisfare ogni bisogno energetico.
Un giorno mio nonno dovette decidere se tagliare un olivo o una quercia. Optò per l’olivo perché l’olivo è figlio dell’uomo, la quercia figlia della terra”. Questo modus operandi è il frutto di una sorta di rispetto per il creato e dell’autolesionismo cattocomunista di cui siamo ancora intrisi. Nel nostro terreno le erbacce hanno la precedenza sulle colture. La frase precedente è un po’eccessiva, ma rispecchia il nostro spirito. Cerchiamo di lasciare che si crei da solo un ecosistema sano, ricco di tante specie diverse, animali e vegetali, e lì andiamo ad incastrarci noi, talvolta sgomitando un po’, ma mai troppo, con le nostre olive, il nostro orticello, i nostri frutti. L’orografia ci aiuta: ci sono molte fasce incolte, ai bordi dei campi, che fanno da polmoni e serbatoi di vita. La gestione del suolo con trincia e scava fossi ha trasformato un brullo, eroso terreno calcareo e basico in un prato polifita in cui gramigna, cannucce, rovie, cirsium sono stati naturalmente soverchiati da erba medica, lupinella, orchidee, elicriso, finocchio.
Caratteristiche dell'azienda
Il metodo si coltivazione è biologico, certificato ICEA e in conversione per alcuni appezzamenti fino al 2021. In parte già BIO.
In atto sperimentazioni di permacoltura.