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Perché sostenere la selezione genetica partecipativa ed evolutiva?

Perché sostenere la selezione genetica partecipativa ed evolutiva? di Germana Fratello, produttrice di Campi Aperti

Forse già sapete che negli ultimi decenni stiamo assistendo ad una rapida diminuzione dell’agro-biodiversità, cioè del numero e della varietà delle piante coltivate, e forse sapete anche che parallelamente a questo il mercato mondiale dei semi continua progressivamente a concentrarsi nelle mani di poche aziende multinazionali che  promuovono la diffusione di sementi sempre più uniformi. La diminuzione della agro-biodiversità nei campi causa anche una minore diversità del nostro cibo.

Reagire a questo catastrofico impoverimento è possibile! La risposta si chiama selezione genetica partecipativa ed evolutiva. Se riportiamo il miglioramento genetico e la produzione delle sementi nelle mani dei contadini possiamo ricominciare a diffondere varietà geneticamente diversificate che si possono adattare ai diversi ambienti e ai cambiamenti climatici; possiamo ricominciare a scegliere cosa coltivare; possiamo contribuire a diffondere biodiversità invece che uniformità. Questo aiuta anche a migliorare la nostra salute, visto che l’aumento di molte malattie tra cui i tumori, è stata messa in relazione con l’uniformità del cibo, conseguenza della diminuzione della agro-biodiversità.

I pomodori per fare la Pomilla sono il primo piccolo passo: nel 2016 nella serra di uno dei contadini di CampiAperti abbiamo piantato pomodori di 14 varietà e 9 ibridi diversi, favorendone l’incrocio. Dai pomodori prodotti da queste piante abbiamo estratto i semi risultanti da tutti questi incroci. Con la consulenza del genetista Salvatore Ceccarelli, che da anni promuove il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo, abbiamo iniziato un lavoro di selezione e adattamento alle diverse condizioni delle nostre aziende.

Se in questo percorso ci aiutate accettando di provare, con un po’ di curiosità e apertura, il prodotto ottenuto, anche voi darete un contributo a questo percorso.

Coltiviamo insieme la biodiversità e poi mangiamola!

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