Pomilla 2024: la nostra passata di pomodoro contadina compie 6 anni!
Siamo orgogliosi di aver prodotto anche quest’anno la nostra Pomilla, la passata di pomodoro da agricoltura contadina per socie e soci di Camilla. Il progetto di filiera realizzato con i produttori del nostro territorio, arriva quest’anno alla sua sesta edizione.
Quest’anno, insieme alle fedelissime ed eccellenti aziende Bio Orto Zanarini di Bologna (con Carla) e Amabio di Modena (con Elisa), si aggiunge Azienda Agricola BioPastoreria, una giovane azienda agricola di Ro (Ferrara) aderente a CampiAperti, condotta da Silvia e il suo gruppo.
I pomodori, tutti raccolti e selezionati a mano, saranno trasformati in passata in vasi con vuoto a rendere da 310 ml e 720 ml.
Cos’è Pomilla, la passata di pomodoro collaborativa
Quello di Pomilla è un progetto gestito interamente da Camilla, che sostiene l’autogestione e l’agricoltura contadina e di prossimità. Un prodotto unico perché fatto con una miscela di pomodori di diverse varietà e provenienze, da aziende agricole contadine da sempre vicine al nostro progetto e aderenti all’associazione Campi Aperti per la Sovranità Alimentare, che hanno curato i pomodori e raccolto a mano i frutti del loro lavoro.
La mescolanza di varietà e sapori, tutti dei territori più vicini alla nostra cooperativa, sono simbolici dello spirito di cooperazione e mutuo sostegno che è la filosofia di Camilla. Non ci resta che gustarla a pieno, in tutta la bellezza della sua diversità!
Con Pomilla sostieni autogestione e agricoltura contadina e di prossimità!
Etichetta trasparente
L’opera è completata con una etichetta trasparente, realizzata dalla nostra socia Francesca, dove è visibile la suddivisione del valore oltre alle quantità e varietà di pomodori utilizzati, legata al vaso di vetro senza uso di colle, per favorire il riuso dei vasi di vetro in casa o dai nostri produttori.
Storia della Pomilla: la nostra passata di pomodoro bio a filiera corta
Pomilla 2019: la prima volta
Per la prima edizione di Pomilla, abbiamo utilizzato pomodoro raccolto e selezionato a mano dalle aziende di Carla Zanarini a Bologna, Elisa Mattioli a Modena e “il Serraglio” ad Ospital Monacale (Ferrara). Abbiamo definito un giusto prezzo per il loro prodotto, pagandolo almeno 5 volte di più di quanto valutato mediamente il pomodoro biologico dai canali tradizionali di produzione nel 2019.
Il progetto iniziale prevedeva di mescolare la nostra passata ancor di più, unendo i frutti di altri produttori, ma il clima della primavera 2019 ha distanziato troppo la maturazione del pomodoro cresciuto in collina rispetto a quello di pianura.
La trasformazione è poi avvenuta in un piccolo laboratorio di trasformazione e da circa 18 quintali di pomodoro fresco abbiamo ottenuto 2.700 vasi nei formati da 280 g e 680 g.
Si è trattato di una “prima” molto importante per la nostra cooperativa, esemplare per l’obiettivo futuro di autogestire altre piccole filiere produttive ed avere certezza della trasparenza e della giusta remunerazione del lavoro di produttrici e produttori.
Pomilla 2020
Pomilla, il primo progetto di filiera per i soci di Camilla, nel 2020 si fa in tre e coinvolge anche altre due food coop dell’Emilia-Romagna: Oltrefood di Parma e Stadera di Ravenna. Un passo avanti nella direzione di una collaborazione stretta con le altre realtà che supportano filiere alternative a quelle industriali e che sperimentano autogestione e cooperazione come strumenti di cambiamento e ricerca di alternative praticabili.
Abbiamo contato sulle produzioni delle aziende Cà Battistini di Valsomaggia (Bologna), Carla Zanarini di Bologna, Elisa Mattioli di Modena, “il Serraglio” di Ospital Monacale (Ferrara) e Fattoria Masi di Sasso Marconi (Bologna).
Sono stati 30 i quintali di pomodoro fresco complessivamente trasformati, in crescita rispetto ai 18 dell’anno precedente proprio grazie alla collaborazione con le altre cooperative e al coinvolgimento di cinque aziende agricole, due in più rispetto allo scorso anno.
Sulla base del principio della giusta remunerazione del lavoro dei produttori è stato dato al prodotto un valore quasi 10 volte più alto di quanto valutato mediamente dai canali tradizionali nel 2020.
Pomilla 2022
Nel 2022 sono state coinvolte le aziende agricole biologiche Bio Orto Zanarini di Bologna, Fattoria Masi di Sasso Marconi, Mattioli di Modena e l’azienda agricola biodinamica il Serraglio di Argenta. Non si sono incrociati all’ultimo minuto – per le particolari condizioni climatiche di quest’anno – i tempi di produzione delle aziende biologiche Le Cascate di Lizzano in Belvedere (Bologna) e Cà Battistini di Valsamoggia.
La trasformazione è avvenuta presso il laboratorio “Chef service” di Forlì, che ha prodotto la passata di pomodoro nel formato da 500 grammi.
Sono stati trasformati 25 quintali di pomodoro fresco da cui abbiamo ottenuto più di 2500 vasi di passata di pomodoro, che soddisferanno il fabbisogno delle socie e dei soci delle food coop Camilla a Bologna e Stadera a Ravenna.
Il prezzo di vendita per socie e soci è aumentato rispetto al 2021, esclusivamente a causa dell’aumento dei costi di trasformazione, mentre il costo dei pomodori è rimasto invariato, grazie ai produttori che hanno collaborato e reso possibile la realizzazione del progetto.
Pomilla 2023
Anche nel 2023 la nostra amata Pomilla ha popolato gli scaffali del nostro emporio a Bologna e di Stadera, l’emporio cooperativo di Ravenna.
Sono stati acquistati 11 quintali dalle aziende agricole Amabio, Bio Orto Zanarini e Agricola Basile, trasformati presso il laboratorio Pellacani di Bomporto in 1800 vasetti da 280g. Il costo del pomodoro fresco nel 2023 è rimasto invariato.
Oltre la retorica del made in Italy, a noi piace il made in Camilla!