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Conosciamo il co-housing Giardino dei Folli

Scopriamo il progetto di abitare collaborativo Cohousing Giardino dei Folli, un progetto di villaggio sostenibile e solidale che sta per nascere alle porte di Bologna.

Mercoledì 4 settembre alle 20.30 incontriamo in emporio alcune persone del collettivo che ha realizzato il progetto di co-housing Giardino dei Folli, i cui lavori sono in corso vicino a Bologna.

Si tratta di un progetto affine a Camilla, anche in questo caso si tratta di una cooperativa, che ha diversi obiettivi:

• dare vita ad una esperienza di “cohousing”: … ovvero una modalità di abitare e di relazione di vicinato consapevole, attivo e solidale che migliorino il benessere e la qualità della vita di tutti
• costruire case che si pongano come prototipo di un modo di edificare, abitare e vivere un contesto urbano rispettoso dell’ambiente
• creare un luogo che diventi un importante laboratorio di sperimentazione sociale, mettendo a disposizione del territorio le nostre risorse
• formare un insieme di famiglie e/o di singole persone in cui ogni individuo possa vivere in maniera sostenibile e condividere le esperienze e le competenze
• dare il via ad un modello sociale, economico e di valori che costituisca un patrimonio importante per la città


Di seguito il resoconto dell’incontro fatto da una nostra socia

4 settembre 2019, in emporio una cinquantina di soci ascoltano Marco Venturoli, portavoce della grande sfida abitativa che si sta creando alle porte di Bologna, un cohousing in via Stradelli Guelfi n.72.

Dal 2014 quindici famiglie, un gruppo di 50 persone di tutte le età, si sono immaginate come vivere insieme in modo solidale e consapevole, come una ‘comunità di vicinato’, impegnandosi in un’avventurosa progettazione, e poi costruzione, di un villaggio composto da quattro edifici sistemati a corte, realizzati con le migliori tecnologie per rispettare l’ambiente. Il cantiere è aperto da qualche mese, con grande soddisfazione dei ‘Folli’, come si sono chiamati i soci di questo grande disegno.

Un pensiero di base ‘molto comunista’ li unisce. Hanno trovato, dopo vari tentativi, il terreno agricolo di un ex-vivaio, al confine con il comune di San Lazzaro di Savena.

Sono evidenti i punti coincidenti con i valori di Camilla: solidarietà, democrazia e consapevolezza. Anche i passi per realizzare il progetto sono simili ai nostri. Dopo un lungo percorso per valutare le alternative, hanno aperto la cooperativa edilizia. Si sono formati sia sugli aspetti tecnici sia sulla gestione delle relazioni tra le persone.

Hanno dato la massima attenzione al verde: comprato un ettaro di terra, organizzato a giardino e orto attorno alle case. Sono state svolte oltre un centinaio di riunioni fino ad ora, per sviluppare ogni aspetto con la partecipazione di tutti, non delegando, come le caratteristiche del villaggio, condividere il regolamento, negoziare con le autorità. Per conoscersi e creare insieme, prima come gruppo di persone.

Promuovono l’economia dello scambio, della gratuità, con coerenza e concretezza. Hanno contattato tante associazioni per confrontarsi, per studiare, ottenendo anche la collaborazione con l’Università di Bologna.

Molte le domande, tra le più pertinenti: ‘Perché sono nati?’

È stata decisiva l’intraprendenza di un gruppetto di famiglie del quartiere Savena. Esiste un modo di abitare diverso dal condominio, asettico e limitato? Crediamo di sì.

‘Come è stato visto il percorso dall’esterno?’
E’ stato un percorso travagliato con Assessori che a parole, ideologicamente interessati, non si ritrovavano con i loro tecnici che ne hanno ostacolato i progetti, perché l’idea del cohousing non esisteva nel regolamento comunale, nel piano regolatore, nella urbanistica…

Quali sono i beni in comune?’
I soci comprano un’abitazione dalla cooperativa, è quindi una proprietà individuale. Gli spazi comuni sono: lavanderia, officina, sala comune, con angolo cucina, giardino e orti. Sono case in legno a due piani, con ballatoio di comunicazione al primo piano. Veniteci a trovare, si capisce meglio! Da Il giardino dei folli

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