Riace città dell’accoglienza

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Alcuni mesi fa abbiamo lanciato l’iniziativa “Diamo luce a Riace”, aperto un conto corrente in Banca Etica e raccolto il supporto economico di alcune decine di persone che hanno scelto di sostenere Riace. Intorno a questa proposta si sono già unite più di 50 persone. Ora con l’arrivo di nuove famiglie di rifugiati afghani e la ripartenza delle attività delle botteghe artigianali in paese, c’è bisogno di più contributi diffusi.   

La raccolta “diamo luce a Riace” è una delle poche forme di sostegno concreto alle idee di Mimmo Lucano per continuare a far vivere il paese grazie ad accoglienza e solidarietà.
Ne ha anche scritto di recente L’Espresso citando proprio la piccola raccolta del nostro gruppo, che vorremmo far diventare molto più grande ed incisiva per la prosecuzione del progetto di Riace.

Quali progetti sono in campo oggi a Riace? 

Mimmo Lucano attualmente vive a Riace ed è impegnato a sostenere le attività che riprendono (botteghe, ospitalità e accoglienza). La condanna in primo grado, pur nella sua brutalità, non ha fermato la sua volontà di proseguire la storia del “Villaggio Globale” di Riace.  Le iniziative in campo sono numerose e mirano all’indipendenza e al finanziamento diffuso e dal basso del progetto. Alcune idee sono già concrete, altre immaginate e in fase di costruzione. Per dirla con le parole di Mimmo, tratte da una sua recente lettera:

“Con il concorso solidale di tante singole persone ed associazioni, ho reagito alla violenza subita nell’unico modo possibile: battermi con tutte le forze, utilizzando le risorse della solidarietà che da più parti sono continuate ad arrivare, per non far morire quell’esperienza ed ho continuato a sostenere il consistente nucleo di migranti, che nonostante tutto, ha deciso di rimanere a Riace. E’ stato possibile sistemare i locali della sede (un antico palazzo nobiliare semi-abbandonato), gli uffici, l’asilo, il doposcuola, il forno sociale, la mensa, ambulatori medici, pagare le bollette dei servizi. Tutti interventi che ci hanno consentito di mantenere aperte queste strutture.”

L’idea in particolare è quella di far ripartire tutti i servizi legati all’accoglienza diffusa nel centro storico di Riace, con l’attivazione dei necessari servizi per le persone residenti: scuola e corso di italiano, scuola per l’infanzia, attivazione di borse lavoro per le botteghe artigianali, una web radio e tanto altro. 

A cosa servono i soldi raccolti? 

• a pagare le bollette per la fornitura di energia elettrica delle case di Riace dove si pratica accoglienza a persone migranti, per un importo che attualmente è di circa 1.000 €/mese; 

Se aumenteranno le risorse a nostra disposizione potremo anche coprire:

• l’affitto ai proprietari delle stesse case;
• i costi energetici per il frantoio realizzato in paese.

E in generale ulteriori contributi potranno consentire la realizzazione di altri progetti, man mano che le risorse aumenteranno. Alcuni servizi e necessità delle persone ospitate sono assicurati grazie al contributo di persone volontarie come i servizi educativi, il servizio sanitario con un medico e l’approvvigionamento del cibo tramite il banco alimentare.