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Un Viaggio nel tempo tra la Val di Zena e Cottu

domenica 26 Settembre 2021 – SOLD OUT!!!

Camillek tra formaggio di pecora biologico, calanchi, antiche rovine e la resilienza di un mestiere antico.
Visita guidata al fornitore di Camilla Cottu
-vedi scheda-

Ecco come è andata la visita, dal commento di alcuni partecipanti:

“Un viaggio nel tempo e nelle emozioni e con le emozioni. La Val di Zena può essere considerata un esempio di territorio salvaguardato dai suoi abitanti, dai suoi amatori e dai suoi ricercatori e studiosi.

E’ proprio questo viaggio spazio tempo che ci ha portato a fare visita ad uno dei fornitori/produttori di Camilla, Cottu, per i suoi formaggi di pecora, potremmo dire, senza troppo azzardare che come Fantini, ha iniziato 60 anni fa con suo padre, una rivoluzione dal basso in Val di Zena.

Trasportando dalla Sardegna le sue 200 pecore (ora 400), ha portato valore in un territorio dell’Appennino bolognese dei Gessi, che ha rischiato l’abbandono e lo spopolamento. E’ grazie a famiglie come quelle di Cottu, che Camilla può sostenere progetti valoriali sul territorio, ed allo stesso tempo “educare” al consumo critico tutti coloro che si avvicinano alla cooperativa.

Salvatore, come leggo nei meravigliosi commenti alla giornata organizzata con impegno e soddisfazione con la socia Gloria Zannini, ci accoglie a porte e braccia aperte; ci parla delle difficoltà che un’azienda come la sua affronta oggi dal punto di vista della gestione burocratica e di funzionamento. Non Manca mai la sua vena istrionica a stemperare gli animi. E’ un uomo “scafato”, si direbbe a Bologna. Di quella scafatura, quasi come la stufatura che ci racconta dei suoi formaggi… Un processo lento, orgoglioso, fatto di fatica vera, quell’impegno che si tramuta in essenze, profumi e aromi… In amore per i suoi animali, la sua terra e la sua famiglia… Un amore per il territorio che arriva così a lambire noi Camille in città, noi che aspiriamo sempre più a respirare meno smog e più aria di campagna, collina e… Appennino”
Mario Cerasuolo

“Cottu è un istrione, ma quello che racconta è tutto vero. 400 pecore! e quelle nella stalla sembravano pettinate prima del nostro arrivo. Si sente che siamo vicini alla città, che non è la Sardegna, che proprietario e pecore si godono i pascoli grandi e comodi, si percepisce l’attenzione e la capacità di tenere in piedi un’attività che è davvero produttiva e che non impatta con l’ambiente. Camilla è un moscerino per lui, gli chiediamo porzioni sempre più piccole, non diamo soddisfazione, abbiamo un consumo “irrisorio”, ma ama il nostro progetto e ci vuole bene.”
Manu

“Prima di tutto la gioia di ritrovare amic* che non vedevo da tempo, di conoscere persone nuove e di trovarci tutti a condividere idee, passioni e un cammino.

Poi un grande grazie alle nostre guide, che oltre ad aver organizzato perfettamente, mi hanno insegnato un percorso che non conoscevo e mi hanno fatto scoprire Gorgognano e la balena. Questo modo di visitare i produttori mi piace davvero tanto.

Cottu è un mito, i suoi formaggi sono buonissimi e visitando la sua azienda si vede ancora meglio tutta la cura che ci mette. E’ stato bello goderseli al riparo della veranda mentre fuori diluviava. Tra parentesi, io ho avuto la la sensazione che si sia “vendicato” delle nostre richieste di porzioni piccole per Camilla mettendoci nel piatto porzioni enormi … 😉 Che ne pensate?”
Caterina

“Una bella domenica, trascorsa camminando in mezzo alla natura e in buona compagnia, che ha reso anche le salite sotto il sole e le discese sotto la pioggia piacevoli, comprese le scivolate nel fango.

Le guide hanno tracciato un percorso significativo anche dal punto di vista naturalistico e storico, accompagnandoci attraverso la Val di Zena fino a Gorgognano, il paese che non c’è più, e oltre, a vedere la balena della Val di Zena, evocando passati più o meno remoti, quando il mare copriva le nostre colline milioni di anni fa e i bombardamenti radevano al suolo i paesi, pochi anni or sono. Tra un’evocazione e l’altra, la meta principale, la concretissima azienda dell’allevatore e produttore di formaggi Salvatore Cottu. L’incontro con Cottu e le sue pecore è stato allo stesso tempo divertente e interessante e mi ha fatto riflettere sul valore di attività come la sua e sulla volontà delle Camille di sostenerla.

Una menzione particolare va all’assaggio di ottimi formaggi di pecora e, concordo con Emanuele, alla focaccia casalinga.

‘Last but not least’, è stato un piacere sia conoscere altre Camille che constatare che i giovanissimi cantano ancora i Beatles (bravi!) quindi spero di poter condividere esperienze simili in futuro. Grazie a tutti”. 
Raffaela

“La camminata è stata molto bella per me, con questa passeggiata mi sono allenato un sacco per ricominciare bene il mio sport (atletica). Spero che sia piaciuta a tutti e non solo a me. Se si poteva avere qualcos’altro da mangiare sarebbe stato un po’ meglio! Però davanti alla stalla di Cottu, sotto un albero, ho trovato due melograni ed io ne ho preso uno.  L’ho preparato mescolando lo zucchero e aggiungendo la cioccolata ed era molto molto buono e l’abbiamo mangiato dopo cena.

Ho trovato tante orme di cervo e di cane e di lupi e poi, insieme agli altri, ho trovato pure del pelo di cinghiale, credo.

Se non pioveva non ci sarei venuto perchè mi volevo bagnare un pochino, quindi sono andato sotto l’acqua con il giubbino e mi sono zuppato.

E poi ho conosciuto altre persone che non conoscevo e mi è piaciuto molto quando ho visto il finto scheletro di balena e l’ho usato come scivolo. Questa passeggiata è l’unica nella mia vita che era così lunga.

Mi sono piaciuti molto i formaggi di Cottu, soprattutto il quinto, il blu. E poi anche molto il pane che ha fatto la moglie di Cottu, mi è piaciuto un sacco. Quella domenica mio papà mi ha dato un po’ di vino.

Spero di ritornare a fare quella passeggiata identica perchè vorrò andare sulle vedette dei cacciatori.

Ciao Camilla e spero che rifaremo questa passeggiata!”
Emanuele, 8 anni

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